Che cos'è Puglia en Blanc
La cena in bianco è un vero e proprio flash mob in cui tutti i partecipanti si ritrovano in un punto esatto di una città, con lo scopo di dare vita ad una cena elegante e sobria, ma al tempo stesso ecologica. I commensali, rigorosamente in total white, portano da casa il cibo così come tavoli, sedie, posate, bicchieri, anch’esse obbligatoriamente bianche. Plastica, carta e lattine sono bandite, mentre i tavoli di forma quadrata o rettangolare, devono essere disposti in lunghe file ed uno accanto all’altro, in modo da stare vicini e cenare tutti insieme.
Ovviamente la cena prevede alcune parentesi di spettacolo e un accompagnamento musicale che poi, a fine cena, diventa la colonna sonora di una piacevole serata di estate da trascorrere festosamente con amici. Alla fine della serata, i partecipanti sparecchiano e rassettano la location adibita ad enorme pic-nic e in silenzio abbandonano il luogo della cena.
Ma la caratteristica più affascinante di questo evento è la sorpresa: il luogo dell’incontro infatti sarà tenuto segreto fino all’ultimo momento e svelato solo qualche ora prima della cena. Quindi una sorta di manifestazione clandestina rivolta a tutti, e in cui si vuole dare importanza a valori come l’Eleganza, l’Etica e l’Ecologia, accompagnati da Educazione ed Estetica.
L’evento ha origini in Francia, quando nel 1988 François Pasquier, dopo una lunga assenza dalla sua amata Parigi, decide di organizzare un enorme pic-nic ad un parco alle porte della città, chiedendo a tutti i suoi invitati di vestirsi di bianco in modo da essere facilmente riconoscibili, data la vastità del luogo. Da quel giorno “le Diner en blanc” è divenuto un “rito” diffusosi non solo a Parigi, ma anche nelle altre grandi città del mondo, fino a sbarcare anche in Italia, in grandi centri come Milano, Torino e Bari, ma anche in città pugliesi più piccole come Trani, Terlizzi e Bitritto.
L'idea
L’idea è innanzitutto quello di creare qualcosa in città che sia “per la città”, che sia dinamico nei modi (ecco perché il flash mob), moderno nella comunicazione (ecco perché i contest, i social media, il coinvolgimento della rete), tradizionale nel concept (la tavola, la famiglia, l’eleganza), che abbia valori di sobrietà etica, ma che al contempo crei grande suggestione. Una magia che faccia parlare di sè, che porti le persone a passare una bella serata tutti insieme e ogni volta in un posto diverso, riappropriandosi di spazi pubblici della città.
L’idea è quella di dar vita ad un evento “fatto” dalle persone stesse e non solo uno spettacolo a cui “andare” e “presenziare”; un evento che sottolinei il bisogno che ognuno ha di stare con gli altri, oggi ancor di più, di confrontarsi, conoscersi, condividere, in un momento storico in cui trionfa l’individualismo; un evento che sia anche davvero occasione per vivere davvero il territorio urbano, e ancora, che possa essere un amplificatore fortissimo di cartoline dalla nostra cara Molfetta.
L’esaltazione del bianco ha il valore fortissimo della normalità, di un colore neutro, sobrio, semplice, elegante, pulito che ha le caratteristiche di uniformare tutto dando risalto ai volti delle persone. Un colore positivo, fotograficamente di grande impatto e suggestione.
Finalità
La serata avrà finalità benefiche: parte dei proventi della serata, infatti, saranno donati ad una Associazione.
Una serata all'insegna delle 5 E
Eleganza
La parola deriva dal latino scegliere. E’ un’arte di vivere e di pensare che può manifestarsi nel modo di vestire, ma che va oltre questo. Riguarda anche il portamento, i gesti, il modo di parlare ma soprattutto l’animo di chi la possiede. E’ un misto di educazione, gusto, personalità e curiosità. Ed è qualcosa di assolutamente misterioso e affascinante nella sua composizione finale. Ecco il leitmotiv della serata che avrà la sua rappresentazione nella cornice che ospiterà l’evento, nel look dei partecipanti, ma anche nella mise en place dei tavoli e nel contesto artistico e culturale che accompagnerà l’evento.
Ecologia
“La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo altrimenti il pianeta non si salva” Albert Einstein
E’ questa la principale finalità di Molfetta en Blanc! Riflettere su come un mondo diverso sia assolutamente possibile, un mondo in cui la plastica e la carta lasciano lo spazio al vetro, alla porcellana, alla stoffa. Un mondo in cui sia possibile pensare a modi alternativi di concepire la mobilità, di riflettere sulla produzione di rifiuti, sulla quantità di cibo spesso inutilizzata e gettata via. Una serata in cui pensare che un altro mondo è possibile, che vorremmo lasciare questo mondo alle future generazioni perché possano goderselo e che non necessariamente la tecnologia e il progresso sono sinonimi che benessere e sostenibilità. Sarà un modo per tornare indietro nel tempo, perché non è scritto da nessuna parte che il passato non conservi lezioni di cui fare tesoro ancora oggi!
Etica
“L’etica è quella branca della filosofia che studia la condotta degli esseri umani e i criteri in base ai quali si valutano i comportamenti e le scelte” Aristotele
Una serata alla riscoperta di atteggiamenti eticamente giusti per ciascuno e per la collettività, dal recupero di relazioni basate su incontri di sguardi e di storie personali al recupero di spazi urbani per favorire l’incontro, dalla riflessione sulla necessità di intraprendere scelte sostenibili nelle modalità di vivere la propria cittadinanza (dalla mobilità urbana alla razionalizzazione della produzione di rifiuti), all’attenzione verso il tema del riutilizzo del cibo in esubero, dalla riscoperta della gioia di donarsi un momento di sana e semplice convivialità all’esigenza di far qualcosa per chi ha avuto meno fortuna nella vita.
Educazione
“Non è la letteratura né il vasto sapere che fa l’uomo, ma la sua educazione alla vita reale. Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza, se poi non sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo?” Ghandi
Ci sono vari elementi che formano l’educazione di una persona: elementi derivanti dalle proprie origini e dalle occasioni che la vita ti offre, elementi sociali e formativi, che si costruiscono con la propria vita e la propria storia. E’ necessario oggi educarsi al rapporto con l’altro, che sia il vicino piuttosto che una intera comunità di cui si fa parte, diventa necessario oggi educarsi al rapporto con la propria città, a nuove forme di corresponsabilità civica e di cittadinanza responsabile. Condividere uno spazio pubblico insieme a tanta gente, preoccuparsi di lasciare questo spazio pubblico pulito come lo si è trovato, vivere questa serata facendo scelte consapevoli in materia di sostenibilità ambientale, sapere che con quella serata aiuteremo chi quotidianamente avrebbe bisogno del nostro aiuto. Sarà bello lasciarci provocare e lasciare che un evento possa educare il nostro animo.
Estetica
“L’estetica è la scienza della conoscenza sensitiva” Baumgarten
L’estetica è «sensazione», «percezione», «capacità di sentire», «sensibilità»; l’estetica dunque è quel particolare tipo di esperienza che ci capita di fare quando giudichiamo “bello” qualcosa: un’opera d’arte, ma anche un oggetto, un individuo, un paesaggio naturale; “qualcosa” che cattura la nostra attenzione, producendo in noi, in modo del tutto inspiegabile e imprevedibile, emozioni e stati d’animo molteplici, “qualcosa” che ci coinvolge, stimolando il nostro pensiero e sollecitando la nostra immaginazione. Uno spazio suggestivo della nostra Molfetta, giochi di lampade e fiori, il candore poetico del bianco, le emozioni di ogni singolo partecipante, l’arte espressa nelle sue molteplici forme, la musica, lo sguardo rivolto in alto. Pronti a metterci in relazione con tutto questo e a lasciarci inondare di emozioni inspiegabili ed imprevedibili!